Da avvocato capisco che questa può essere una domanda che tieni svegli la notte: “Otterrò il risarcimento che merito?”. Oltre il danno, la beffa proprio no! ti verrà da pensare ed è così. Anche io ci sono passato in prima persona e so cosa si prova. Pertanto, con le parole che seguono, vorrei tentare di alleviare un po’ le tue ansie.
Partiamo dall’inizio.
- I tempi della giustizia: quanto dovrò aspettare?
Uno dei primi timori riguarda la durata del processo. In Italia, i tempi della giustizia civile possono essere lunghi e imprevedibili. Tra la proposizione della domanda e l’emissione della sentenza, possono passare molti anni. Questa incertezza può generare ansia e frustrazione, soprattutto se il danno subito ha un impatto immediato sulla vita quotidiana, come nel caso di una perdita di reddito o di gravi lesioni fisiche.
Rimedi? In alcuni casi è possibile cercare soluzioni stragiudiziali come la negoziazione assistita o la mediazione, che possono ridurre significativamente i tempi per ottenere il risarcimento.
- Il risarcimento sarà sufficiente?
Un’altra grande preoccupazione è legata all’adeguatezza del risarcimento. Chi ha subito un danno si chiede se la somma riconosciuta sarà sufficiente a coprire tutte le spese, i mancati guadagni e i disagi subiti. E non solo! il risarcimento deve comprendere anche la perdita della qualità della vita, il dolore e la sofferenza.
Cosa fare? È fondamentale valutare correttamente i danni e calcolare un risarcimento completo e giusto. Questo può includere una perizia medico-legale per quantificare il danno biologico o una valutazione economica per calcolare la perdita di guadagno futuro.
- Il rischio di perdere la causa
Una delle paure più forti è quella di perdere la causa. Affrontare un processo può comportare costi significativi in termini di tempo e denaro, e il pensiero di uscire dal tribunale senza risarcimento può essere spaventoso. Questo timore è particolarmente sentito quando la controparte è un ente potente o una grande azienda, che può sembrare avere più risorse e influenza.
Soluzioni? Anche se non si può mai garantire il successo di una causa, scegliere un avvocato competente e preparato può aumentare notevolmente le possibilità di vittoria. Un avvocato esperto sa come costruire un caso solido, presentando le prove e gli argomenti nel modo più efficace possibile.
- La solidità delle prove: saranno sufficienti?
Un’altra preoccupazione comune riguarda la qualità delle prove a supporto della richiesta di risarcimento. Chi è coinvolto in una causa potrebbe chiedersi: “Le prove che ho raccolto saranno sufficienti per convincere il giudice?”. La forza di una causa si basa principalmente sulla capacità di dimostrare in modo chiaro e preciso il danno subito, la responsabilità della controparte e il nesso causale tra il comportamento dannoso e il danno subito.
Le prove possono essere documentali (cartelle cliniche, preventivi di spesa, contratti), testimoniali (dichiarazioni di testimoni oculari) o peritali (relazioni tecniche di esperti come medici legali, ingegneri, ecc.). La loro mancanza, incompletezza o inefficacia può compromettere seriamente l’esito del processo.
Cosa fare? È fondamentale raccogliere tutte le prove disponibili sin dall’inizio, assicurandosi che siano documentate in modo corretto. Rivolgersi subito ad un avvocato o può aiutare sin da subito a identificare le prove necessarie.
- L’ansia di affrontare grandi entità o persone influenti
Quando la controparte è un ente pubblico, una grande azienda o una persona influente, è naturale sentirsi scoraggiati o intimiditi. Il timore che questi attori possano influenzare il corso della giustizia o insabbiare la verità è comune, ma spesso ingiustificato. Il sistema giudiziario italiano è strutturato per garantire l’imparzialità dei giudici e prevenire ogni forma di pressione esterna.
- I costi della giustizia
Una preoccupazione frequente è quella dei costi legali. Chi intende chiedere un risarcimento teme che i costi del processo possano diventare proibitivi, soprattutto se il processo si protrae nel tempo. Questa preoccupazione è amplificata dal rischio di dover coprire anche le spese legali della controparte in caso di sconfitta.
Cosa fare? Chiedere subito un preventivo al proprio avvocato per valutare il rapporto costi/benefici dell’azione che si vuole intraprendere. Attenzione, però: i benefici non sempre sono solo economici, ma possono essere anche morali o solo morali.
In conclusione c’è una cosa che devo dirti e che ripeto sempre a tutti i miei clienti, quando sono colti da dubbi pressanti, ansia e scoramento: la cosa più importante è “dormire sereni” e questa cosa ha un suo prezzo, spesso ignorato. Cosa voglio dire? Voglio dire che se la causa ti sta stressando, accetta la proposta della tua controparte, anche se di valore inferiore a quello che ti spetterebbe realmente o di valore maggiore rispetto a quello che dovresti versargli. E se, invece, del risarcimento non ti importa, vai avanti e non accettare alcuna transazione anche quando l’offerta è indecentemente alta! La tua serenità ha un prezzo che nessuno, tranne te, può quantificare ed è la prima cosa che devi difendere.