Il Consiglio di Stato ha respinto l’appello proposto dal Comune di Sala Consilina avverso la decisione del TAR Campania (confermandola), che lo aveva già condannato a restituire ai legittimi proprietari un terreno mai espropriato definitivamente ovvero a indennizzarli nei modi e termini di legge. Sul terreno in parola insiste attualmente un edificio adibito a scuola elementare. La vicenda trae origine dalla notifica di un avviso di accertamento dell’Agenzia delle entrate relativo all’attribuzione della rendita presunta per gli “edifici fantasmi” ai proprietari del terreno.
Il 30 maggio scorso è stata resa nota la sentenza del Consiglio di Stato che ha respinto l’appello proposto dal Comune di Sala Consilina ritenendo che: “l’effetto immediato della sentenza appellata consiste solo nell’obbligo del Comune di valutare l’opzione tra restituzione dei suoli occupati, previa riduzione in pristino, e l’adozione di un provvedimento di acquisizione ai sensi dell’articolo 42-bis del d.P.R. 8 giugno 2001, n. 327 e solo in tale fase ulteriore si potrà porre, eventualmente, la questione della quantificazione del risarcimento da corrispondere agli odierni appellati.”, questione sulla quale il giudice amministrativo non ha potere e che dovrà essere deciso dal giudice civile.
Avv. Igino Cappelli