IL RATING DI LEGALITÀ

                                                     CHE COS’È.

Il rating di legalità è un indicatore sintetico del rispetto di elevati standard di legalità da parte delle imprese che ne abbiano fatto richiesta e, più in generale, del grado di attenzione riposto nella corretta gestione del proprio business. Tale riconoscimento prende la veste di un punteggio compreso tra un minimo di una stelletta e un massimo di tre stellette. L’impresa richiedente ottiene il punteggio base, pari a una stelletta, qualora rispetti tutti i requisiti di cui all’articolo 2 del Regolamento attuativo in materia di rating di legalità.

Il punteggio base potrà essere incrementato di un “+” per ogni requisito aggiuntivo che l’impresa rispetta tra quelli previsti all’art. 3 del Regolamento; il conseguimento di tre “+” comporta l’attribuzione di una stelletta aggiuntiva, fino a un punteggio massimo di tre stellette.

I VANTAGGI.

Tutte le aziende che conseguono il rating di legalità possono fruire di una serie di vantaggi. Il primo si esplica sul piano reputazionale. Il secondo è riconducibile a benefici nell’accesso al credito (minore tempi di istruttoria da parte degli istituti erogatori e condizioni economiche più favorevoli ), nella partecipazione a gare e appalti pubblici (Codice dei Contratti Pubblici: art.83 – Criteri di selezione e soccorso istruttorio –  Comma 10: […]I requisiti reputazionali alla base del rating di impresa di cui al presente comma tengono conto, in particolare, del rating di legalita’ rilevato dall’ANAC in collaborazione con l’Autorita’ Garante della Concorrenza e del Mercato […]; art. 93 – Garanzie per la partecipazione alla procedura – Comma 7: L’importo della garanzia[…] Nei contratti di servizi e forniture, l’importo della garanzia e del suo eventuale rinnovo e’ ridotto del 30 per cento, non cumulabile con le riduzioni di cui ai periodi precedenti, per gli operatori economici in possesso del rating di legalita’ […]; art. 95 – Criteri di aggiudicazione dell’appalto-  Comma 13: […]le amministrazioni aggiudicatrici indicano nel bando di gara, nell’avviso o nell’invito,i criteri premiali che intendono applicare alla valutazione dell’offerta in relazione al maggior rating di legalita’ dell’offerente […]), e nella concessione dei finanziamenti.

Secondo la relazione dell’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato (AGCM), più della metà delle imprese (55%) ha dichiarato infatti di partecipare ad appalti, mentre dalla dichiarazione della Banca d’Italia emerge che nel 2019 le imprese finanziate dal sistema bancario che hanno ottenuto benefici grazie al rating sono salite a 5.263, confermando un trend in forte crescita: il numero è infatti quasi triplicato rispetto al 2017, quando le aziende con rating che avevano goduto di benefici creditizi erano state 1.781, mentre l’aumento rispetto al 2018 è stato del 56% (3.380 aziende).

CHI PUÒ RICHIEDERLO.

Possono richiedere l’attribuzione del rating le imprese (sia in forma individuale che societaria) e gli enti che svolgono attività d’impresa che soddisfano cumulativamente i seguenti requisiti:

  • sede operativa in Italia;
  • fatturato minimo di due milioni di euro nell’esercizio chiuso nell’anno precedente a quello della domanda;
  • iscrizione nel registro delle imprese o nel Repertorio delle notizie Economiche e Amministrative (di seguito, R.E.A.) da almeno due anni alla data della domanda;
  • rispetto degli altri requisiti sostanziali richiesti dal Regolamento.

QUANTO DURA IL RATING DI LEGALITÀ.

Il rating di legalità ha durata di due anni dal rilascio ed è rinnovabile su richiesta.

L’ATTIVITÀ DEL PROFESSIONISTA.

La domanda può essere presentata autonomamente dall’azienda e non ha alcun costo. La verifica dei requisiti per presentarla ed ottenere la prima stella di rating, nonché la verifica di eventuali circostanze ostative al rilascio, invece, potrebbero richiedere l’intervento di un avvocato qualificato, in quanto la disciplina di riferimento è piuttosto complessa e non sempre di facile interpretazione.

Peraltro l’opera del legale non si esaurisce nella sola compilazione della domanda, ma consiste soprattutto nell’aiutare l’impresa ad elevare al massimo il livello di rating, mediate un lavoro di formazione e predisposizione di modelli e protocolli organizzativi interni. A tal fine, infatti, a titolo di esempio, è prevista:

  1. l’adesione a protocolli di legalità contro le infiltrazioni della criminalità organizzata;
  2. l’adozione dei c.d. modelli 231 o di prevenzione della corruzione;
  3. l’iscrizione alle white list presso le Prefettura;
  4. l’adesione a protocolli di Corporate Social Responsability;
  5. la revisione dei contratti per inserire clausole di mediazione;
  6. l’utilizzo e l’implementazione di sistemi di tracciabilità dei pagamenti anche per gli importi sotto la soglia di legge;
  7. l’adesione a codici etici di autoregolamentazione adottati dalle associazioni di categoria.

Infine, il professionista potrà aiutare l’impresa a mantenere tali standard qualitativi per consentirle il rinnovo del rating, con cadenza biennale.

ALCUNI NUMERI (Fonte: AGCM e Banca d’Italia)

Al 20.11.2020 sono 8.653 le imprese che hanno ottenuto il rating di legalità.

Provenienza delle domande.

51% NORD

20% CENTRO

29% SUD E ISOLE

Benefici creditizi.

. Domande di finanziamento o di revisione contrattuale presentate dal 2017 al 2019 da imprese con rating di legalità: 5.263.

I benefici ottenuti nel 2019.

. Riduzione tempi istruttoria per 4.038 imprese.

. Riduzione dei costi dell’istruttoria per 1.785 imprese.

. Migliori condizioni economiche per 3.733 imprese.

Avv. Igino Cappelli